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Burrasca del 15 maggio 2010

Burrasca del 15 maggio 2010

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Una brutta avventura che è finita bene...

Un amico velista prende il mare da Lefkas in Grecia con destinazione Crotone, per portare la propria imbarcazione, una goletta bialbero di 19 metri, a riposo in secco a terra.

la sera del primo giorno di navigazione, però l'autopilota va in avaria ed è costretto a governare in pozzetto per tutta la notte, fino al mattino, quando riesce a ripristinarne l'uso.

Nel frattempo le condizioni del mare mutano verso il brutto e decide di ammainare la randa e viaggiare con il fiocco parzialmente rollato.

Anche in questo caso c'è una piccola ma fastidiosa avaria: il rollafiocco si incastra in testa d'albero impedendone l'avvolgimento totale, per cui è costretto a farlo fileggiare.

Il mare monta e così il vento, le onde spazzano la coperta senza sosta, il fiocco comincia a lacerarsi, a questo punto, infreddolito, stanco ed affamato decide di chiudersi in quadrato e proteggersi con una coperta.

Così perde i sensi, rimamendo in balia del mare per ore.

A tratti riprende coscienza riuscendo a trasmettere tramite il telefono satellitare che aveva con se, l'allarme alla moglie che lo aspettava.

Grazie a questa segnalazione ed a una rete di amici, partiva il soccorso aereo da Catania con un mezzo speciale che lo intercettava al largo fra Leuca e Gallipoli. I mezzi della CP, viste le condizioni proibitive del mare, fanno raggiungere il malcapitato da una nave cargo, il "Miramis".

A questo punto, a motore, con la protezone fornita dal mercantile, il velista viene portato a bordo e soccorso, mentre si assicurano delle funi alla goletta per tentarne il rimorchio a Taranto, dove è diretto il cargo.

Purtroppo le violente imbardate fanno saltare le cime di rimorchio, lasciando la barca alla deriva.

Un secondo cargo, provvederà nelle ore successive a tenere monitorata sul radar la posizione della barca comunicando costantemente con la CP di Taranto e Gallipoli.

Nella serata di domenica quindi, il velista viene sbarcato a Taranto, dove dopo gli adempimenti di rito in CP, provvederà ad organizzare il recupero della sua barca, cosa che avverà il mattino seguente a cura di due motopesca di Porto Cesareo.

La giornata di lunedì 16 passa quindi a sistemare la barca al meglio per riprendere il Martedì 17 con meteo clemente l'ultimo tratto per Crotone dove è  arrivato a tarda notte senza difficoltà.

Qui una foto della barca a Porto Cesareo.

fonte:dalla rete.