Messaggio
Burrasca del 15 maggio 2010
Burrasca del 15 maggio 2010
Martedì 18 Maggio 2010 10:33
Una brutta avventura che è finita bene...
Un amico velista prende il mare da Lefkas in Grecia con destinazione Crotone, per portare la propria imbarcazione, una goletta bialbero di 19 metri, a riposo in secco a terra.
la sera del primo giorno di navigazione, però l'autopilota va in avaria ed è costretto a governare in pozzetto per tutta la notte, fino al mattino, quando riesce a ripristinarne l'uso.
Nel frattempo le condizioni del mare mutano verso il brutto e decide di ammainare la randa e viaggiare con il fiocco parzialmente rollato.
Anche in questo caso c'è una piccola ma fastidiosa avaria: il rollafiocco si incastra in testa d'albero impedendone l'avvolgimento totale, per cui è costretto a farlo fileggiare.
Il mare monta e così il vento, le onde spazzano la coperta senza sosta, il fiocco comincia a lacerarsi, a questo punto, infreddolito, stanco ed affamato decide di chiudersi in quadrato e proteggersi con una coperta.
Così perde i sensi, rimamendo in balia del mare per ore.
A tratti riprende coscienza riuscendo a trasmettere tramite il telefono satellitare che aveva con se, l'allarme alla moglie che lo aspettava.
Grazie a questa segnalazione ed a una rete di amici, partiva il soccorso aereo da Catania con un mezzo speciale che lo intercettava al largo fra Leuca e Gallipoli. I mezzi della CP, viste le condizioni proibitive del mare, fanno raggiungere il malcapitato da una nave cargo, il "Miramis".
A questo punto, a motore, con la protezone fornita dal mercantile, il velista viene portato a bordo e soccorso, mentre si assicurano delle funi alla goletta per tentarne il rimorchio a Taranto, dove è diretto il cargo.
Purtroppo le violente imbardate fanno saltare le cime di rimorchio, lasciando la barca alla deriva.
Un secondo cargo, provvederà nelle ore successive a tenere monitorata sul radar la posizione della barca comunicando costantemente con la CP di Taranto e Gallipoli.
Nella serata di domenica quindi, il velista viene sbarcato a Taranto, dove dopo gli adempimenti di rito in CP, provvederà ad organizzare il recupero della sua barca, cosa che avverà il mattino seguente a cura di due motopesca di Porto Cesareo.
La giornata di lunedì 16 passa quindi a sistemare la barca al meglio per riprendere il Martedì 17 con meteo clemente l'ultimo tratto per Crotone dove è arrivato a tarda notte senza difficoltà.
Qui una foto della barca a Porto Cesareo.
fonte:dalla rete.